venerdì 23 gennaio 2009

sms

allora, in Giappone non c'e' la rete GSM, quindi se vi portate dietro il cellulare sappiate che se non e' UMTS non v'e' speranza che funzioni, fate una ricerca sul sito del vostro produttore per esser certi che sia compatibile con la rete nipponica.
Se dovete scrivere un SMS a un giapponese scordatevelo, in linea di massima i telefoni giapponesi non ricevono SMS, considerate che si tratta di una Paese civilizzato, non di barbari come noi, quindi li' si ragiona in email, i cellulari leggono e spediscono email.
Quindi fatevi dare l'indirizzo e spedite una mail al vostro contatto giapponese, per inciso i costi del servizio sono confrontabili con quelli degli SMS, se non minori, cosi', tanto per dire, uno vi fa una foto e ve la spedisce sulla vostra posta, con un commento, un link e spende meno che voi a mandare un SMS.
Sembra piu' comodo ne?

martedì 20 gennaio 2009

taxi

i trasporti in genere non sono sempre economici, la metropolitana per esempio e' abbastanza cara, soprattutto a Osaka, piu' che a Tokyo, quindi spostarsi col taxi puo' a volte essere una pratica alternativa, soprattutto se si han molti bagagli.
Anche nelle grandi citta' non sempre i tassisti parlano inglese, quindi sempre meglio avere per iscritto l'indirizzo che si vuole raggiungere, o, se si tratta di attrazioni o luoghi di interesse, un depliant esplicativo.
I taxi in genere hanno appoggiatesta in merletto piuttosto ricercati, e puliti.
Un aneddoto.
arrivati ad Osaka dovevamo andare nel quartiere giovane (america-mura) dove avevamo alloggio, l'indirizzo non era noto ai 2 tassisti (eravamo in 5 con molti bagagli) che avevamo fermato, dopo un po' di conciliabolo siam partiti e dopo breve ci siam fermati, abbiamo inziato a prendere i bagagli ma poi uno dei tassisti s'e' accorto che l'indirizzo era sbagliato.
Allora siamo risaliti, abbiamo alla fine trovato l'indirizzo giusto, e ci han fatto pagare solo la prima tratta, quella dell'errore, abbuonandoci il secondo pezzo di strada.
questo per dire comuqnue come siano sempre molto attenti all'utente.
Un altro aneddoto.
un giorno dimenticai il marsupio con la macchina fotografica, la guida e un po' di yen nel taxi, accortomi abbiamo chiamato la compagnia di taxi, ma a quel punto avevano gia' riportato il marsupio dove ci avevano raccolti.
non male ne?

giovedì 15 gennaio 2009

da / per l'aeroporto

tenete presente che gli aeroporti Narita e Kansai, rispettivamente considerati a Tokyo e Osaka, sono, come spesso capita, lontani dalle citta'.
All'arrivo e' piuttosto semplice comunque individuare i collegamenti alla citta', mi sento di consigliare una tranquilla gita in autobus, inserimento graduale nella realtà giapponese oservando dal finestrino la citta' avvicinarsi.
Per il ritorno la cosa migliore e' chiedere al personale dell'albergo, spesso alla reception hanno dei biglietti che offrono le possibili soluzioni di trasporto.
Attenzione: se sul depliant scrivono taxi + autobus per tot yen sappiate che quella sara' esattamente la cifra che vi verra' richiesta.
Di solito la soluzione taxi + autobus e' la piu' conveniente (taxi fino alla stazione degli autobus e poi autobus), giusto compromesso tempo/denaro.
Se siete in 3-4, e con bagagli non eccessivi, il taxi e' una valida alternativa, piu' cara ma piu' veloce e senza scarico, spostamento, carico dei bagagli per cambiare mezzo, se il tassista vi dice tot yen aspettatevi un errore di circa un 10%, non necessariamente in piu'!
ATTENZIONE!!!
nei mezzi pubblici, come nei locali, e' FORTMENTE sconsigliato far squillare il cellulare, parlare al telefono o comunque infastidire gli altri con rumori molesti.
Ricordatevi che siete barbari e dovete sforzarvi di pensare e agire come persone civili (Arrivano i barbari)

mercoledì 14 gennaio 2009

prova

prova

--
Andrea
(fletto i muscoli
e sono nel vuoto)
http://talesofordinarylives.blogspot.com/

martedì 13 gennaio 2009

l'arrivo dei barbari

i barbari sono gli occidentali, ovviamente, e gli italiani generalmente si difendono bene in una classifica di barbarie.
bene, per chi arriva la prima volta in Giappone puo' essere utile sapere che vi verranno prese le impronte digitali degli indici e vi verra' scattata una fotografia.
niente di preoccupate, sempre che non siate ricercati, il personale dell'aeroporto e' gentile, caratteristica che ritroverete spessissimo in Giappone, e disponibile, non sempre pero' parla in inglese, la procedura e' invero cosi' semplice che passata l'emozione ne verrete fuori certi vincitori.
l'attesa all'ingresso per i non giapponesi puo' essere abbastanza lunga ma nulla di preoccupante, cortesia ed efficienza sono pratiche cui ci si abitua facilmente e che rendono sopportabile anche un po' di sosta in piu' in coda, anche se questo non vuol dire che possiate fare gli spiritosi con chiunque.

il periodo del viaggio

premesso che io ci son stato solo in primavera ed estate direi che sono ambedue periodi consigliabili per andare in Giappone.
l'estate pero' tenete presente che e' torrida, a parte nelle zone del nord, molto torrida, a Tokyo in agosto son facilmente 38° col 90 e rotti percento di umidità, quindi chi avesse dei fastidi con questo lo tenga presente.
un altra cosa da tener presente e' che in estate i condizionatori sono sempre al massimo, percio' in metropolitana, nei negozi, negli uffici e' "freschetto", se entrate e usciti spesso, come dei buoni turisti, da luoghi chiusi tenetelo presente se siete delicati di gola.
in primavera puo' piovere (ma la stagione delle piogge e' giugno), portatevi un kway e un maglione.
la cosa fenomenale, unica, affascinante del periodo di fine marzo e' la fioritura dei ciliegi, da non perdere per chi puo' scegliere.
in due settimane milioni di giapponesi altrimenti frenetici si fermano a fare semplici picnic, per quanto possa essere semplice un pranzo giapponese, sotto i ciliegi.
il sabato e la domenica poi farete fatica a trovare un ciliegio per voi.
e' letteralmente uno spettacolo.
alle stazioni della metropolitana puo' capitare di imbattersi in cartelli che aggiornano sullo stato di fioritura dei ciliegi in zona (per esempio Arashiyama-Kyoto).
puo' sembrare poca cosa ma immergersi anche solo per un attimo nell'attivita' della "contemplazione della fioritura dei ciliegi" (HANAMI) puo' essere un'esperienza significativa e conciliante.
per il resto tenete presente che il clima e' molto vario, quasi tropicale al sud, quasi da steppa al nord.
a questo propisto pare che i giapponesi non vedano il giappone orientato dall'alto al basso, ma da destra a sinistra, e visto che ci abitano loro li', credo abbiano ragione.
nelle immagini a fianco siamo a Osaka, nei dintorni del castello, bellissimo, raccontato anche nel libro SHOGUN, quella dall'alto e' ripresa proprio dalla sommita' del castello

una lettura propedeutica al viaggio

credo che sia utile per entrare in sintonia con il mondo giapponese leggere il tomo SHOGUN di James Clavell.
per me e' stata una lettura semplice, avvincente e decisamente utile.
lo sara' anche per voi soprattutto se avete l'idea romantica del Giappone non ancora conformato all'occidente (barbaro)

lunedì 12 gennaio 2009

1st

remember that in Japan what we call green-light (of a trafficlight) it is called BLUE-LIGHT, if you get this your trip in Japan could be quite much easier
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ricorda che in Giappone quello che per noi e' la luce verde (di un semaforo) e' chiamata LUCE BLU, se lo tieni a mente la tua gita in Giappone sara' motlo piu' semplice